EMDR   Liberi dai Traumi

Una terapia innovativa per l’ansia, lo stress e i disturbi di origine traumatica (depressione, attacchi di panico, reazioni ai lutti-di persone care o animali da compagnia-insonnia etc)

 

L’approccio EMDR rappresenta una delle maggiori novità apparse nel panorama scientifico della psicoterapia negli ultimi vent’anni.

EMDR è l’acronimo di Eye Movement Desensitization and Reprocessing (Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è nato come una tecnica innovativa, che sfrutta i movimenti oculari da stimolazione bilaterale alternata, in grado di facilitare e accelerare la desensibilizzazione e l’elaborazione di eventi traumatici disturbanti.

Nell’ultimo decennio ha ricevuto importanti riconoscimenti internazionali, che lo hanno accreditato come una terapia elettiva per il disturbo da stress post-traumatico (PTSD).  Il Dipartimento di Salute del Governo degli Stati Uniti ha inserito l’EMDR fra i trattamenti consigliati non solo per il PTSD, ma anche per gli altri disturbi d’ansia, per la depressione e per la promozione della salute mentale.

 

Come funziona l’EMDR?

Gli studi su come i movimenti oculari o altri stimoli bilaterali attivino i processi di elaborazione sono tuttora in corso, anche se al riguardo esistono già numerose ipotesi di ricerca: la stimolazione bilaterale avrebbe effetto sulla “Risposta di Orientamento”, riducendo significativamente il livello di arousal; inoltre, i movimenti oculari faciliterebbero i processi di distrazione nei confronti del trauma e, ancora, la stimolazione bilaterale potrebbe indurre quei cambiamenti sinaptici più direttamente legati all’elaborazione dei ricordi.

I movimenti oculari indurrebbero una risposta di rilassamento per mezzo della formazione reticolare o di altri meccanismi attivanti il Sistema Nervoso Parasimpatico che, inibendo il Sistema Nervoso Simpatico, favorisce la desensibilizzazione della risposta ansiosa.

 

L’EMDR diventa così uno strumento importante per l’elaborazione di quegli eventi di vita negativi che spesso rappresentano un importante fattore d’insorgenza o di scompenso nella depressione, nel disturbo di panico, ma anche nei disturbi fobici, ossessivi, in quelli del comportamento alimentare, nelle dipendenze, fino ai disturbi bipolari e alle psicosi.

 

Durante le sedute di EMDR si attivano i processi di desensibilizzazione, nei confronti del ricordo dell’evento traumatico, e di rielaborazione, a livello emotivo, cognitivo e corporeo, man mano che si procede con i movimenti oculari. I movimenti oculari, così come altre forme di stimolazione bilaterale, vengono utilizzati come “facilitatori dell’elaborazione”.

Il materiale bloccato, che era rimasto “intrappolato” in forma implicita in reti neurali a sé stanti,  con l’aiuto della stimolazione bilaterale e, in qualche caso, con opportuni interventi di sostegno da parte del terapeuta, può essere, finalmente, esplorato e ricollegato al resto delle informazioni a disposizione del cervello.